Piazzale auto mercato

Mercato auto: a febbraio 2024 chiude con un +12,8%

Il mercato auto ha chiuso il mese di febbraio 2024 con un segno positivo, confermando la tendenza al rialzo già registrata in precedenza.

Infatti, se lo scorso gennaio si era concluso con un +10,6%, a febbraio la crescita è stata addirittura del 12,8% rispetto allo stesso mese del 2023. In totale sono state immatricolate 147.094 vetture (erano state 130.405 quelle consegnate a febbraio dell’anno passato) portando il totale dei veicoli distribuiti nei primi due mesi del 2024 a quota 289.103 unità, con una crescita dell’11,7% rispetto al primo bimestre del 2023.

Osservando la classifica dei marchi auto più venduti in Italia si nota il primato di Stellantis, leader con 49.051 immatricolazioni e in crescita del 17,43% se ci si rapporta ai dati di un anno fa. All’interno del gruppo spiccano il +68,99% di Lancia (a quota 4.152 esemplari venduti) e il +40,32% di Citroen (con 6.463 consegne), ma sono buone anche le performance sul mercato di Peugeot, in crescita del 19,10% (7.708 vetture immatricolate), e Alfa Romeo, che aumenta il proprio venduto del 7,52% (a quota 1.889 auto consegnate)

Al secondo posto tra i costruttori più gettonati di febbraio si piazza invece Volkswagen con 23.128 immatricolazioni e una crescita del 5,67%. Il gruppo tedesco è seguito da Renault con 16.384 vetture in aumento del 12,01%. Merita rilievo infine la crescita a tripla cifra di MG, che ha chiuso con un +202,92% a quota 3.117 consegne, e di Lexus, capace di far segnare un +119,89% riuscendo a vendere 398 vetture.

Le motorizzazioni più vendute il mese scorso sono state le soluzioni ibride, con una fetta del mercato del 37,8% e quote in crescita del 27,8% per le mild hybrid e del 10% per le full hybrid. A seguire troviamo invece le unità benzina, che hanno raggiunto una quota del 31,1% del totale immatricolazioni.

Segno meno, non certo a sorpresa, per le auto diesel, scese del 4,4% e capaci di rappresentare il 14,8% del mercato. Una quota del 9,5% è detenuta infine dal GPL, mentre le auto elettriche non superano il 3,4% e retrocedono addirittura dello 0,3% rispetto a febbraio di un anno fa.